Culture in armonia

In una società multietnica e multiculturale, la scuola è il luogo privilegiato di incontro e di dialogo tra culture e cittadinanze differenti. 
L’Istituto Bonvesin de la Riva, sempre attento all’evoluzione della società legnanese in cui opera, adatta di continuo la sua offerta formativa alla realtà circostante attraverso specifici programmi pedagogici ed educativi volti alla costruzione di una società che si arricchisce della presenza di culture differenti. 
Riteniamo infatti che educare alla cittadinanza i nostri alunni, cittadini italiani e non, vuol dire educare al riconoscimento delle culture altre, valorizzando le differenze culturali con lo scopo ultimo di realizzare una convivenza pacifica tra i popoli, basata sulla tutela dei diritti inviolabili dell’uomo.
 

Sezione descrittiva

Denominazione del progetto:

Culture in armonia

Responsabile del progetto:

Risorse umane:

Facilitatrici linguistiche e mediatori culturali.

Obiettivi

Destinatari:

Tutti gli allievi dell’istituto.
 

Obiettivi educativi:

La finalità prioritaria del progetto è quella di favorire l’inclusione delle persone e l’integrazione delle culture, considerando l’accoglienza della diversità un valore irrinunciabile. In questo modo il nostro istituto intende prevenire, con percorsi individualizzati, l’abbandono scolastico e al tempo stesso favorire l’inserimento degli alunni stranieri in una realtà scolastica, e più in generale sociale, diversa da quella del proprio paese d’origine. Parallelamente si intende diffondere, attraverso progetti che coinvolgano tutti gli allievi, una cultura del confronto che valorizzi la propria tradizione e sia al tempo stesso aperta e desiderosa di conoscere quella altrui. 

Obiettivi didattici:

  1. Definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in relazione agli alunni stranieri
  2. facilitare i rapporti ed il dialogo tra insegnanti e famiglie di allievi stranieri
  3. favorire un clima di accoglienza che consenta una piena integrazione a livello scolastico 
  4. facilitare l’ingresso di ragazzi stranieri nel sistema scolastico e quindi nel tessuto sociale
  5. fornire agli allievi stranieri gli strumenti culturali per una piena integrazione nella scuola e nella società italiana
  6. suscitare negli alunni la curiosità verso culture diverse dalla propria
  7. diffondere il valore della multi etnicità e multiculturalità della nostra società attraverso la conoscenza e il confronto
  8. promuovere la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell’intercultura.

Metodologia:

In tutte le fasi, si privilegeranno le modalità di lavoro proprie del laboratorio in piccolo gruppo.
 

Modalità e tempi di attuazione:

Accoglienza
Durante la prima settimana di frequenza nella scuola primaria e secondaria, considerata la storia scolastica e familiare dell’alunno, si concorderà con la famiglia un orario ridotto, se compatibile con le esigenze della famiglia stessa. 
Nella scuola dell’infanzia è già previsto un inserimento graduale per tutti i nuovi arrivati.
In questa prima fase l’allievo farà la conoscenza del gruppo di facilitazione linguistica presente in tutti i plessi.
Nell’arco della settimana l’insegnante prevalente o il coordinatore della classe concorderanno con la famiglia un colloquio al fine di raccogliere informazioni sulla storia personale e scolastica dell’alunno, sulla situazione familiare, sugli interessi. A tale colloquio parteciperà anche la facilitatrice linguistica presente nell’istituto, compatibilmente con il suo orario di servizio.
Per una maggiore chiarezza nei rapporti con i nuovi genitori, qualora la comunicazione risulti difficoltosa, l’istituto può avvalersi di un mediatore linguistico di madrelingua. Tale figura attualmente può essere richiesta dalla nostra scuola grazie ad un progetto patrocinato dall’Amministrazione comunale. L’esperienza passata ci insegna che, grazie al mediatore, le famiglie si rendono più disponibili alla collaborazione.

Progetto NAI (Nuovi Arrivi in Italia)
Per tutti gli alunni di recente immigrazione, entro un mese dalla data di inserimento, verrà compilato il PDP (Piano Didattico Personalizzato). Gli insegnanti di classe, conosciuta la storia personale e scolastica dell’allievo, tenuto conto delle difficoltà rilevate, predispongono interventi educativi personalizzati nei contenuti e nei tempi, allo scopo di permettere all’alunno di raggiungere, nelle singole discipline e nel corso dell’anno, le competenze e le abilità fondamentali.
Nella scuola secondaria di primo grado sarà possibile sostituire l’insegnamento della seconda lingua straniera con un corso di facilitazione, come previsto dalla legislazione vigente.
“Il collegio definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento.” (DPR n. 394/99 art. 45 comma 45)
“L’istituzione scolastica può adottare tutte le forme di flessibilità che ritiene opportune.” (DPR 8 marzo 1999 n. 275)
“Gli esami di idoneità e di licenza di scuola media non sono validi se manchi anche una sola delle prove scritte o il colloquio pluridisciplinare.(OM n.90/01e OM n. 56/02)
…resta fermo che quanto sopra indicato non riguarda le situazioni di quegli studenti che si avvalgono delle ore della seconda lingua comunitaria per il potenziamento della lingua inglese o per il potenziamento della lingua italiana. In tal caso ovviamente la seconda lingua comunitaria non è oggetto di prova d’esame.” (circolare n. 48 31/5/2012)
Le famiglie verranno informate del percorso scolastico del proprio figlio e sottoscriveranno il documento per accettazione.

Facilitazione
L’intervento di facilitazione linguistica all’interno dell’istituto è indirizzato sia a bambini stranieri iscritti alla scuola dell’infanzia che non parlano la lingua italiana in famiglia, sia ad alunni neo-arrivati e di recente immigrazione, iscritti alla scuola primaria e secondaria che necessitano di alfabetizzazione di base e di supporto linguistico; entrambi gli interventi sono volti ad un completo inserimento dello studente nel gruppo classe e nella comunità cittadina. 
Tale attività avviene sia in classe, ad opera degli insegnanti che predispongono il materiale necessario e mettono in atto le attività programmate, sia in gruppi ristretti ed omogenei, seguiti da personale esterno qualificato, grazie ad un progetto gestito a livello cittadino dall’Amministrazione comunale. Sia i docenti sia le facilitatrici agiscono in sinergia nel perseguire i seguenti traguardi graduali che vengono acquisiti dagli allievi con tempi e modalità individuali.
  1. Giocare con i coetanei.
  2. Acquisire familiarità con i suoni della lingua italiana.
  3. Acquisire fiducia nelle proprie competenze espressive e comunicative.
  4. Rispondere a stimoli attraverso il linguaggio non verbale e verbale. 
  5. Comprendere il significato dei vocaboli comuni.
  6. Usare i vocaboli comuni per esprimere emozioni e successivamente competenze.
  7. Usare i vocaboli per comunicare con i coetanei e gli adulti.
  8. Potenziare una conoscenza della lingua che soddisfi i bisogni fondamentali.
  9. Potenziare una conoscenza della lingua al fine di mettere in atto una comunicazione con compagni ed insegnanti che favorisca l’inserimento socio-relazionale nel gruppo classe.
  10. Acquisire la capacità di comunicare oralmente esperienze personali.
  11. Acquisire autonomia nell’uso della lingua scritta per esprimere semplici esperienze personali.
Supporto linguistico alla didattica
Raggiunti gli obiettivi minimi, l’alunno segue la programmazione di classe. Questa è la fase più critica in quanto l’allievo straniero continua ad avere difficoltà nella lingua dello studio anche quando si esprime in modo corretto ed interagisce positivamente con compagni ed insegnanti di riferimento. Benché non necessiti più di facilitazione, non sempre è in grado di studiare in modo autonomo, ma ha bisogno di un supporto in piccolo gruppo. Per questo motivo l’istituto ha programmato attività di sostegno con alunni provenienti da diverse classi, ma dello stesso livello, allo scopo di conseguire i seguenti obiettivi:
  1. Acquisire autonomia nell’uso della lingua scritta per soddisfare le molteplici richieste delle diverse discipline scolastiche.
  2. Potenziare le competenze legate alla comprensione di testi di varia tipologia.
  3. Acquisire autonomia nell’uso della lingua scritta e orale per svolgere tutte le attività didattiche, compreso l’esame finale di Stato, secondo percorsi individualizzati. 

Nella scuola dell’infanzia si attiveranno degli interventi a piccolo gruppo o nell’intera sezione, a supporto degli alunni non più seguiti dalla facilitatrice al fine di acquisire una buona capacità di comprensione e di espressione nella lingua orale. 

Educazione Interculturale
Allo scopo di favorire una maggiore conoscenza delle culture degli alunni stranieri e di acquisire la consapevolezza di vivere in una società sempre più variegata, la nostra scuola ha istituito una settimana interculturale, durante la quale verranno illustrati ai genitori e a tutta la cittadinanza le attività di natura interculturale svolte dall’istituto durante l’intero anno scolastico. Gli obiettivi perseguiti da tali attività saranno i seguenti:
  1. Facilitare un approccio ed un approfondimento multiculturale nelle diverse discipline. 
  2. Promuovere la conoscenza, il rispetto, la tolleranza, la valorizzazione delle culture differenti dalla propria, attraverso un’educazione attenta al confronto.
  3. Favorire il riconoscimento di pari dignità alle differenti espressioni musicali delle varie culture.
  4. Sbloccare situazioni di incomunicabilità verbale, chiusura, disagio mediante il linguaggio musicale, non prettamente verbale.

 

Durata:

Anno scolastico.

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