Essere Giusti nel proprio tempo

Dobbiamo abituarci a pensare che può diventare un uomo giusto chi è un imbroglione nella vita, chi ha abbracciato l’ideologia più assurda, chi aiuta gli altri senza mai volere rinunciare ai suoi piccoli vizi, chi vive nel modo più disordinato, chi apparentemente si presenta come il peggiore egoista. Non importa quello che faceva prima, ma come si è trasformato. 
Gabriele Nissim


Premessa

L’Olocausto è stato definito la più grande tragedia della storia dell’umanità, ma purtroppo non è stata l’unica; che dire, infatti, delle persecuzioni nei confronti degli Armeni, degli omicidi di mafia, delle stragi tra Tutsi e Hutu in Ruanda, delle vittime degli attentati terroristici, degli oppressi dei totalitarismi, dei morti nella guerra della ex Jugoslavia, della resistenza al fondamentalismo? Purtroppo l’elenco potrebbe essere ancora più lungo.

Ancora oggi si dibatte e ci si chiede se davvero queste stragi sono state perpetrate all’insaputa dei popoli e per esclusiva responsabilità di dittatori, di governanti o di gruppi che le ordinarono; si sostiene, da più parti, che anche i semplici cittadini non potevano esserne all’oscuro: dunque tali crimini sono stati possibili non solo per la follia di chi li progettò, ma anche a causa dell’omertà e della silenziosa indifferenza di quanti finsero di non sapere.

Le società occidentali, grazie agli enormi progressi politici e sociali intervenuti negli ultimi decenni tendono a pensare che gli orrori del passato non si potranno più ripresentare. In realtà questo richiede una condizione imprescindibile: che essi non siano mai dimenticati. La storia ci deve insegnare l’importanza dei valori del rispetto e della tolleranza. 

Tuttavia la memoria dei soli crimini non è sufficiente, è ben più importante insegnare alle giovani generazioni che coloro che non hanno accettato compromessi, ma hanno combattuto le ingiustizie e hanno aiutato chi era perseguitato non erano eroi dai poteri sovrumani, ma persone normali che hanno fatto ciò che era giusto.

Consapevole del fatto che la scuola ha un ruolo fondamentale nella diffusione dei valori di libertà e tolleranza tra le nuove generazioni e che la memoria del Benesia un potente strumento educativo e serva a prevenire genocidi e crimini contro l'Umanità, l’Istituto Bonvesin de la Riva da anni è attivo nella promozione di attività artistiche che si pongono come finalità la riflessione sull’importanza di tali principi. 
Le attività artistiche in generale, e il teatro in particolare, ponendo al centro del processo di apprendimento l’allievo con il suo talento, il suo pensiero, le sue emozioni, contribuiscono alla formazione della personalità, ponendo le basi morali ed etiche dei cittadini del futuro. 
 

Sezione descrittiva

Denominazione del progetto:

Essere Giusti nel proprio tempo

Responsabile del progetto:

Risorse umane:

Docenti di italiano, di arte e di potenziamento delle classi seconde.
Esperto di teatro.

Obiettivi

Destinatari:

Classi seconde.

Obiettivi educativi:

Le finalità del presente progetto sono molteplici: 
  • approfondire la figura dei Giustiattraverso le biografie reperibili presso l’associazione Gariwo, acronimo di Gardens of the Righteous Worlwide, operante anche a Milano dal 2003; 
  • mettere in scena rappresentazione teatrali che drammatizzino la vita di alcuni Giusti;
  • realizzare in un corridoio della scuola la nostra foresta dei Giusti, attraverso alberi dipinti sulle pareti dagli allievi. 

Obiettivi didattici:

Il progetto Essere giusti nel proprio tempo intende promuovere le attività artistiche attraverso i seguenti obiettivi:
 
  • creare con gli alunni un lavoro teatrale che sia rappresentativo della loro partecipazione e della loro sensibilità rispetto al tema dei Giusti;
  • Realizzare elaborati pittorici personali e creativi sulla base di un'ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo;
  • offrire agli alunni una possibilità di approfondimento delle proprie conoscenze dell’argomento centrale del laboratorio;
  • potenziare le capacità espressive attraverso la sperimentazione di diversi linguaggi (recitazione, musica, danza, pittura, immagini…);
  • sollecitare negli alunni immaginazione e creatività a partire dagli spunti proposti;
  • favorire la collaborazione tra alunni nel corso del lavoro ed incoraggiare il lavoro di gruppo;
  • favorire l’interiorizzazione delle regole della vita sociale.

Metodologia:

In tutte le fasi, le modalità di lavoro saranno quelle proprie del laboratorio teatrale, inteso come spazio di gruppo, in cui il singolo trova modo e possibilità di espressione, libera e serena, della propria creatività. Nel corso del lavoro, larga parte del tempo verrà dedicata al gioco teatrale, che, costantemente sorretto da una sostanziale impronta didattica, guiderà i ragazzi attraverso le domande aperte dai temi trattati, coinvolgendo, di volta in volta, linguaggi e spunti differenti (vocalità, corporeità, gioco dei ruoli, mascheramento). 
Il laboratorio si concluderà con un saggio finale realizzato dai ragazzi aperto alla cittadinanza.
Per quanto riguarda il laboratorio artistico la modalità di lavoro si svilupperà in diverse fasi che riguarderanno la progettazione della bozza del disegno della foresta e successivamente della sua attuazione sul muro tramite la tecnica a tempera. Gli alunni lavoreranno suddivisi in piccoli gruppi.

 

Modalità e tempi di attuazione:

Gli alunni delle classi seconde della scuola secondaria parteciperanno ad un laboratorio teatrale, diretto da un conduttore esperto di teatro in collaborazione con l’insegnante di ogni classe. Il punto di partenza del laboratorio sarà una riflessione guidata, anche attraverso la lettura di brani, romanzi, articoli giornalistici, inerenti al tema dei Giusti. 
Le letture forniranno uno spunto per la discussione e l’approfondimento in classe del tema in tutte le sue principali sfaccettature. Successivamente gli alunni, a partire dal lavoro di laboratorio guidato dall’operatore teatrale ed in collaborazione con l’insegnante di classe, arriveranno ad elaborare e mettere in scena una drammaturgia originale ispirata alla vita di uno dei Giusti. 
In una fase successiva, gli alunni delle classi seconde dipingeranno su una parete della scuola una simbolica foresta dedicata ai Giusti: la caratteristica pregnante degli alberi sarà la presenza del nome di tali persone, come scolpita sui tronchi per mantenere viva la memoria di ciò che è accaduto.
Tempi di attuazione: anno scolastico.

Durata:

Il progetto, inziato nell'anno scolastico 2018/19, potrebbe proseguire negli anni scolastici successivi con modalità anche diverse.